Sarà certamente un’operazione di rilievo, come peraltro sottolineato negli scorsi mesi da parte di innumerevoli testate giornalistiche locali, che avrà come obiettivo quello di riportare alla luce una zona molto significativa della città di Trieste.
La riqualificazione dell’Hotel Obelisco, in quel di Opicina, sarà una delle opere che hanno già fatto parlare molto di sè e proprio in quest’ottica l’Amministratore Delegato di Ediimpianti Trieste Mauro Gerin dà il suo dettaglio, ricostruendo al meglio l’identikit di quella che è un’operazione decisamente importante per le nostre zone.
“Si tratta di un’operazione nata con la nostra compartecipazione in associazione alla Matt dei fratelli Campestrini all’acquisto in asta dell’area. Stiamo progettando un’articolata operazione di riqualificazione urbanistica capace di far rinascere questo comprensorio di oltre sessantaduesima metri quadri in continuità con la sua storia e quello che rappresenta per la città di Trieste, ovvero una delle sue principali porte d’entrata”.
Un’operazione, che, come si diceva in apertura, è significativa anche a livello storico e di risposta turistica: “Dai suoi balconi – prosegue Gerin – si può godere di uno degli scorci panoramici più belli sulla nostra città. Si tratta di un’operazione sull’area che non può prescindere dal considerare centrale la riqualificazione del vecchio hotel, fermo oramai dal 1985, al fine anche di dare una risposta a quel turismo di destinazione che sta caratterizzando la nostra città in maniera sempre più importante. Il ripensamento del nuovo Hotel Obelisco dovrà partire dal suo ampliamento al fine di permetterne la sostenibilità economica ed agevolare i dialoghi con i potenziali gestori ed investitori con cui stiamo ragionando”.
Parlando di turismo e risposte, la struttura avrà molteplici destinazioni, tutte quante però con un fine comune: “Il lavoro dovrà rappresentare una risposta di sintesi fra quel turismo veloce che caratterizza la città, con i suoi musei, i palazzi e la bellezza delle Rive, ed il turismo “slow” che potrà trovare riferimento in un’offerta complementare legata alle attività sportive, al wellness, alla valorizzazione del territorio carsico da conoscere ed esplorare con la sua storia, i percorsi enogastronomici, realizzando quindi un progetto capace veramente di integrarsi con il suo territorio”.
La chiusura finale è per la visione nell’interezza di questo progetto: “Immaginiamo un’operazione di riqualificazione urbanistica complessiva dell’intera area che, per quanto declinata su diverse destinazioni urbanistiche, commerciali, turistico ricettive e residenziali, dovrà esprimere un “unicum” di espressioni differenti con forti caratterizzazioni in comune collegate poi da tante aree verdi, anche di pubblica fruizione. Queste, in sintesi, sono le linee guida e le responsabilità che assegneremo ai professionisti che riceveranno l’incarico di tradurre in progetti le nostre idee”.