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Dalla violenza all’indipendenza: il ruolo cruciale del lavoro nella vita delle donne

Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: istituita dalle Nazioni Unite nel 1999, questa data è diventata un simbolo di resistenza e di impegno contro ogni forma di abuso e discriminazione di genere. Il lavoro rappresenta una via di salvezza per molte donne vittime di violenza che, attraverso l’indipendenza economica, possono trovare il coraggio e i mezzi per lasciare situazioni di violenza domestica. In questa intervista la dottoressa Federica Franchi, responsabile dell’ufficio amministrazione e contabilità di Edilimpianti Trieste, ha approfondito il ruolo fondamentale dell’emancipazione economica nella lotta contro la violenza: l’indipendenza finanziaria, l’istruzione, il supporto familiare e la presenza femminile nel mondo del lavoro sono temi centrali per costruire un futuro più sicuro per le donne.

Che ruolo gioca l’emancipazione economica nella prevenzione e superamento della violenza di genere?

L’indipendenza economica consente di poter adottare delle scelte che in situazioni di marginalità sarebbero totalmente precluse, l’educazione, il contesto familiare e quello sociale giocano un ruolo importante. Dal canto proprio la donna deve porsi attivamente nel cercare di acquisire gli strumenti che le permettano di accrescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, qualità che le consentono di approcciarsi al mondo del lavoro con sicurezza, aprendo nuove possibilità.

Come si posiziona Edilimpianti Trieste in termini di assunzione e inclusione delle donne?

La maggior parte delle donne della società capogruppo Edilgroup si occupa della parte amministrativa, contabile e della tesoreria. Un altro gruppo di donne lavora alla parte tecnica che si occupa di sicurezza, di corsi e di gestione della documentazione per la preparazione delle gare. Abbiamo una donna ingegnere e tra le ultime assunzioni della capogruppo c’è proprio una donna. C’è grande attenzione da parte dell’azienda nei confronti dell’universo donna e della valorizzazione della figura femminile, uno degli esempi è l’interior design, dove c’è la possibilità di mettere in risalto i gusti e le competenze che una donna può offrire, con un tocco particolare, a un ambiente o a una progettazione.

Sempre più donne ricoprono posizioni apicali nelle aziende, qual è la sua esperienza?

Io vengo da anni di libera professione come commercialista. Con Edilimpianti c’è stata una convergenza di idee e di obiettivi comuni, oltre alla voglia di dare la giusta importanza e visibilità a tutto il gruppo, per costruire nuovi percorsi e nuove opportunità. Il mio focus è poter dare un valido supporto e mettere a fattor comune le mie competenze per fronteggiare il futuro. La mia non è una visione personalistica, ma è piuttosto orientata al lavoro di squadra. Le donne sanno avere una visione saggia del business, forse meno di pancia, più ragionata, utile a mediare e più votata alla prudenza, nella crescita delle aziende e nel mantenimento di una quota di mercato.

Infine, l’augurio della dottoressa Franchi è che “questo diventi un giorno in cui la violenza è un ricordo lontano, un giorno per celebrare l’amore e l’essere umano, donne e uomini allo stesso modo”.

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